Rt italiano a 0,84, in Sardegna 0,81: Isola regione a rischio basso
Ma dovrebbe restare arancione, le misure restrittive vanno mantenute per due settimanePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Scende ancora l'indice di trasmissibilità del contagio in Italia. Nel periodo 6 gennaio-19 gennaio 2021 l'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,84 (range 0,75-0,98), "in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l'1", evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale della cabina di regia.
In Sardegna l'incide cala fino a 0,81, e l'Isola nel giro di una settimana passa direttamente dal rischio alto al rischio basso. Ma resterà arancione.
Molise unica Regione con Rt superiore a 1, è 1,51. Le altre: Abruzzo 0,81, Basilicata 0.91, Calabria 0.82, Campania 0.97, Emilia Romagna 0.77, Friuli 0.68, Lazio 0.73, Liguria 0.87, Lombardia 0.84, Marche 0.88, Piemonte 0.82, Bolzano 0.8, Trento 0.56, Puglia 0.9, Sicilia 0.98, Toscana 0.95, Umbria 0.96, Valle d'Aosta 0.82, Veneto 0.61.
Questa settimana si continua ad osservare un "miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso", che sono dieci. Dieci anche le Regioni con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto), una quella con rischio alto, è l'Umbria.
Le regioni con rischio moderato sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia , Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Bolzano (ad alto rischio di progressione), Provincia di Trento, Puglia e Toscana. Rischio basso per Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise (ad alto rischio progressione), Piemonte, Sardegna, Sicilia, Val d’Aosta e Veneto.
Calabria e Veneto sperano di tornare in zona gialla.
L'INCIDENZA - Ancora in diminuzione. Nella settimana 18-24 gennaio abbiamo 136,50 casi ogni 100mila abitanti contro i 152,85 della precedente. Molto alta l'incidenza in provincia di Bolzano, si sottolinea, con 582,75 casi per 100mila abitanti.
Negli ultimi 14 giorni invece l'incidenza nazionale è 289,35 casi per 100mila abitanti (11-24 gennaio) contro i 339,24 delle due settimane precedenti.
Incidenza dunque in calo ma "ancora lontana da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell'identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti".
GLI OSPEDALI - Scende il numero di Regioni con tasso di occupazione in terapia intensiva o in reparti non critici sopra la soglia di guardia. Sono otto contro le 12 della settimana precedente.
L'occupazione in terapia intensiva a livello nazionale e' sotto la soglia critica (28%). Ma sono "forti le variazioni regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all'incidenza, impongono comunque misure restrittive".
"FASE ANCORA DELICATA" - "L'epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale". L'attuale quadro, si legge nelle bozza di monitoraggio settimanale, "impone comunque incisive misure restrittive. Si conferma pertanto la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone, evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile".
(Unioneonline/L)