Roma, sospeso dalla professione e sorpreso a operare: arrestato
Ai domiciliari un medico già indagato per morte di una pazientePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È agli arresti domiciliari il medico sorpreso nei giorni scorsi ad operare all'interno di una privata abitazione a Roma, e già indagato per la morte di una paziente, avvenuta a giugno, durante un intervento di liposuzione in un ambulatorio abusivo. A eseguire la misura cautelare, emessa dal Gip di Roma, i carabinieri del Nas, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Le gravi e pesanti evidenze probatorie raccolte dal Nas hanno consentito di emettere la misura cautelare per i reati di violenza privata. ll dottore, nei giorni scorsi, nonostante fosse già stato sospeso dalla professione medica in conseguenza di altro reato, era stato sorpreso con attrezzatura chirurgica intento a praticare un intervento di otoplastica in un appartamento abitato da sudamericani ubicato nel quartiere Quadraro di Roma.
Il precedente provvedimento cautelare sospensivo traeva origine da altre vicende giudiziarie, che lo vedono indagato per l'esecuzione di un intervento non autorizzato e per violenza privata. Lo stesso medico era anche indagato, sempre dalla Procura per il decesso di una donna, avvenuto a seguito di complicazioni per un intervento di liposuzione. Ma nonostante i gravi reati che lo vedevano coinvolto, il medico ha continuato ad esercitare la sua l'attività professionale e, in barba a qualunque divieto e rispetto di una benché minima forma di sicurezza dal punto di vista igienico sanitario, lo ha fatto in luoghi di fortuna.
Come evidenziato dalle riprese effettuate, il medico, con l'ausilio di un’infermiera in pensione, indossando i camici da lavoro e con gli strumenti in mano è stato sorpreso mentre effettuava un intervento di otoplastica su una giovane sudamericana distesa su un lettino di fortuna aperto all'interno di una camera da letto in cui erano presenti scarpe, vestiti e sporcizia varia. Alla giovane, che si stava sottoponendo all'intervento, come accertato dai medici del pronto soccorso del Policlinico Casilino, il dottore aveva già iniettato delle dosi di anestetico locale.
(Unioneonline)