Sei persone in manette e una sfilza di sequestri dalle prime ore del mattino a Roma, dove gli agenti della Squadra Mobile e le Fiamme Gialle hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Le accuse per i sei arrestati (due sono finiti in carcere, quattro ai domiciliari) sono di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita.

Sequestrati anche numerosi beni, conti correnti e locali, tra cui il noto ristorante "Assunta Madre", a Campo de' Fiori, nel pieno centro della Capitale.

A finire in manette il titolare del ristorante di lusso, i prestanome, un direttore di banca e un commercialista.

Nel mirino degli inquirenti l'ascesa imprenditoriale di Gianni Macalusi, alias Johnny, che ha realizzato varie attività commerciali, molto redditizie, e numerosi investimenti immobiliari.

Il tutto avvalendosi di prestanome. Così Johnny, nel mirino per i suoi contatti con la criminalità organizzata, eludeva i sequestri derivanti da precedenti condanne.

In manette con lui Adriano Nicolini, direttore di una filiale romana della banca del Fucino.

Ai domiciliari sono finiti Francesco e Lorenzo Micalusi, figli di Gianni, Vito Francesco Genovese, imprenditore, e il commercialista Luciano Bozzi.
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