Si è sfiorata la tragedia lo scorso 22 dicembre nel carcere di Trento dove, dopo la morte di un giovane tunisino suicida, si è scatenata la rivolta dei detenuti.

Una violenza che - spiega il Sindacato Direttori Penitenziari - poteva costare la vita a molte persone, tra detenuti e agenti intervenuti, e che invece si è risolta dopo ore ad altissima tensione.

Grazie anche alla professionalità e alla calma mostrata da Francesca Gioieni, che da appena due mesi è direttore del penitenziario di Trento. La donna ha dialogato con i detenuti che avevano messo sotto assedio la struttura ed è riuscita a farli desistere dalle loro cattive intenzioni, facendo così rientrare la protesta.

(Unioneonline/L)
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