Prima di violentare la turista polacca di 26 anni e la transessuale di nazionalità peruviana sabato scorso, il branco aveva già tentato uno stupro, sempre nella zona Miramare, a Rimini.

Sembra infatti che la sera del 12 agosto i quattro uomini avessero avvicinato una coppia di turisti proveniente da Varese, lei 30 anni e lui 32, minacciandola con una bottiglia rotta e facendosi consegnare il portafogli.

Poi hanno tentato di inseguire la donna, ma la coppia sarebbe riuscita a fuggire.

I due hanno sporto denuncia ai carabinieri il giorno successivo.

Ora quella segnalazione è stata inserita nel fascicolo d'indagine sul doppio stupro, perché per modalità e luogo in cui si è consumata, ha molte cose in comune con l'aggressione in spiaggia dei due turisti polacchi.

LA RICOSTRUZIONE - Quel venerdì sera i due polacchi, amici, erano appena tornati da una gita a Firenze e l'indomani sarebbero ripartiti per la Polonia. A un tratto gli si avvicina il gruppo, offrendo loro da bere e poi una sigaretta. Al loro rifiuto è partita la violenza, che si è consumata su una spiaggia della riviera. Il giovane ha preso una bottigliata in testa, mentre la ragazza, 26 anni, è stata violentata.

E non è finita lì: in un secondo momento il branco si è accanito anche su una prostituta transessuale nella zona della Statale a Miramare.

Il Comune di Rimini, intanto, si è costituito parte civile.

CACCIA AI QUATTRO UOMINI - Secondo l'identikit fornito dalla polizia, basandosi sulla testimonianza delle due vittime, il branco è composto da quattro ragazzi, forse trentenni o poco meno, e tutti di origine nordafricana.

Non è chiaro se i quattro vivano in Riviera o se si siano spostati lì solo per l'estate. Quasi certamente, però, sono spacciatori.

Gli inquirenti, stando a quanto trapela, sono su una buona pista, grazie a un'impronta digitale e alle immagini delle videocamere.

(Redazione Online/D)

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