Per risparmiarsi la tassa di 2mila euro che avrebbe dovuto versare nelle casse dell'università torinese dove si era laureata ha dichiarato di non avere alcun reddito e di essere nullatenente.

In verità, la studentessa 25enne viveva in un appartamento di proprietà in un elegante quartiere della città. Così, dopo alcuni accertamenti svolti dalla Guardia di finanza, è risultata anche a carico dei genitori, più che benestanti, con una disponibilità complessiva tra stipendi, conti correnti, titoli e immobili di oltre due milioni di euro.

Ora, nel mirino delle Fiamme gialle sono finiti gli stessi genitori, mentre alla giovane dottoressa, per aver provato ad avere un beneficio che spetta a coloro che effettivamente non possono permettersi di pagare gli studi, è stata contestata una multa elevata.
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