Una rete di contatti che favoriva l'espatrio dal Ghana in direzione Italia e altri Paesi è stata scoperta dalla Squadra mobile di Bologna, che ha operato insieme ai colleghi della Polizia di frontiera.

Tre persone di origine ghanese sono indagate per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso documentale, con l'aggravante della transnazionalità.

A fine luglio 2019 una donna era stata arrestata dopo l'arrivo all'aeroporto Marconi di Bologna con un volo proveniente da Casablanca, con lei c'erano due minori i cui documenti risultavano contraffatti mentre lei, ghanese, sosteneva che fossero le sue figlie. Dagli accertamenti è emersa la rete dell'organizzazione che faceva capo a un funzionario governativo dell'Ufficio immigrazione del Ghana. In cambio di denaro - con costi medi che variavano da 2mila a 7mila euro - organizzava con documenti falsificati per l'espatrio i viaggi in aereo verso l'Italia e poi verso l'estero.

(Unioneonline/s.s.)
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