L'ex Giglio magico finisce sotto inchiesta per finanziamento illecito ai partiti nell'indagine sulla fondazione Open.

Iscritti al registro degli indagati Matteo Renzi, Maria Elena Boschi - entrambi di Italia Viva - e Luca Lotti, rimasto nel Pd dopo la scissione dell'ex premier.

Le accuse della Procura di Firenze riguardano la fondazione ritenuta dagli inquirenti un'articolazione della corrente renziana del Pd. Nel calderone dell'inchiesta erano già finiti l'imprenditore Marco Carrai e l'avvocato Alberto Bianchi.

Secondo gli inqurenti in Open sarebbero confluiti dal 2012 al 2018 oltre 7,2 milioni di euro in violazione delle norme sul finanziamento ai partiti.

"Sorpres e incredulità" trapela da Italia Viva per le scelte della Procura, "dopo che la sentenza della Corte di Cassazione aveva smentito con nettezza l'operato dei pm proprio su questa inchiesta".

E Matteo Renzi va all'attacco: "Ci sono vari modi per replicare a quello che sembra un assurdo giuridico: io penso che a chi cerca la battaglia e la visibilità mediatica bisogna rispondere con il diritto", dice, accusando i magistrati di apprezzare "più la ribalta mediatica che il giudizio di merito".

Ai magistrati viene contestato il dare "per scontato" che la fondazione Open fosse un'articolazione del partito.

E in Italia Viva c'è chi va oltre, notando la coincidenza per cui la contestazione a Renzi arriva proprio all'indomani del suo ritorno a Palazzo Chigi, per partecipare al vertice di maggioranza con Zingaretti, Crimi, Speranza e il presidente del Consiglio Conte.

Va giù durissimo Renzi nel corso dell'assemblea di Italia Viva: "L'inchiesta su Open è stata un danno d'immagine pazzesco per noi di Iv, che puntavamo al 10% dei consensi. Dalla magistratura mi sarei aspettato una lettera di scuse e invece stamani arriva una convocazione in Procura. Con un assurdo giuridico, dato che la sentenza della Cassazione di pochi giorni fa andava in tutt'altra direzione. L'ansia di visibilità di qualcuno rischia di nuocere anche agli altri magistrati".

(Unioneonline/L)
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