Ci sono anche l'ulteriore rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari (inizialmente previsto per il 29 marzo) e la proroga delle giunte regionali con lo slittamento delle elezioni comunali nella bozza relativa alle misure valutate in queste ore dal governo sull'emergenza coronavirus.

Prima di decidere però, ha precisato nella serata di ieri Palazzo Chigi, bisognerà discuterne con maggioranza e opposizione e con le Regioni.

La proposta, inserita in una bozza di decreto, arriva dal ministero per i Rapporti con il Parlamento e prevede di rinviare all'autunno - tra il 15 ottobre e il 15 dicembre - il turno elettorale di primavera per i Comuni. Quanto alle Regioni in scadenza a maggio, dalla Liguria alla Puglia, dal Veneto alla Campania, l'idea è quella di prorogare a cinque anni e tre mesi il mandato, consentendo a ciascuna di scegliere se tenere in primavera, come da programma, il voto, o rinviarlo all'autunno.

Infine per il referendum per il taglio dei parlamentari, la norma proposta prevede di allungare a 240 giorni il termine per indire la consultazione, il che vorrebbe dire avere tempo fino a fine settembre per convocarlo e al 22 novembre per svolgerlo.

I tempi per stabilire i rinvii o meno non sono strettissimi, si parla di almeno qualche giorno. Da dire anche che il referendum costituzionale se svolto in autunno avrebbe come effetto quello di "blindare" la legislatura fino ai primi del 2021.

(Unioneonline/s.s.)
© Riproduzione riservata