Un pullman con a bordo numerose persone è precipitato questa sera dal cavalcavia della Libertà a Mestre, finendo sui cavi dell’elettricità dopo un volo di 10 metri e prendendo fuoco. Le fiamme si sono propagate velocemente, alimentate dal serbatoio che conteneva metano. I primi ad accorrere sul posto non sono riusciti ad avvicinarsi per la violenza del rogo.

Nell’incidente è stata coinvolta anche la ferrovia, la circolazione è stata sospesa.

21 i morti (dati Prefettura), alcuni sono stati recuperati carbonizzati, 12 i feriti e alcune persone risultano disperse. Fra le vittime ci sono anche due bambini.

Sul posto i vigili del fuoco e le ambulanze.

Il pullman della società “La Linea” era stato noleggiato per i propri ospiti da un campeggio di Marghera. 

Da una prima ricostruzione, nel tratto in discesa della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l'autostrada A4 ha sfondato il parapetto: le cause sono da accertare.

L'Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle "grandi emergenze" che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali, e il richiamo al lavoro di personale di rinforzo.

«Una scena apocalittica – ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro che ha decretato il lutto cittadino – Non ci sono parole». Brugnaro ha ricevuto la telefonata del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che gli ha espresso il suo cordoglio. 

«Ci sono tanti morti, troppi» sono le parole di un vigile del fuoco che si è allontanato per qualche minuto dalla zona di operazioni di recupero del pullman. L’area è presidiata dalle forze dell'ordine che non fanno entrare nessuno. Una cinquantina le ambulanze intervenute. 

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(Unioneonline/s.s.)

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