Terremoto a Napoli, la Sardegna si esercita ad accogliere i rifugiati
Insieme alla Sicilia pronta a ospitare la popolazione in caso di emergenza vulcanicaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Sardegna è in prima linea nell’esercitazione nazionale di protezione civile “Exe Flegrei 2025”, in corso a Napoli fino a domani, venerdì 7 novembre.
L’evento, promosso dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania, coinvolge anche la Sicilia e vede le due Isole gemellate con il territorio campano per l’accoglienza della popolazione in caso di emergenza vulcanica.
Ieri, le attività si sono concentrate sui posti di comando, con simulazioni di comunicazione tra centri di coordinamento locali e nazionali e l’attivazione virtuale del sistema di coordinamento operativo. Oggi, invece, la prova riguarda l’allontanamento assistito della popolazione dalle aree di attesa del Comune di Napoli verso il Porto – Stazione Marittima della città, dove si testeranno i sistemi di registrazione e imbarco verso le Regioni gemellate, tra cui la Sardegna.
Come previsto dal Piano nazionale di protezione civile per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei, la Sardegna accoglierà gli abitanti del quartiere napoletano di Posillipo. Per questo motivo, i funzionari della Direzione generale della Protezione civile regionale, guidati dal Direttore generale Mauro Merella, sono già impegnati nelle attività di coordinamento, pianificazione logistica e confronto con le altre regioni coinvolte.
Domani le attività si sposteranno sull’Isola, con la simulazione degli arrivi nei porti di Cagliari, Arbatax e Olbia. Qui saranno testate le procedure di prima accoglienza e assistenza, comprese postazioni per identificazione, ristoro e presidio sanitario, allestite grazie alla collaborazione della Direzione generale della Sanità e di Areus. La parte operativa prenderà il via alle 11, preceduta da iniziative di formazione e sensibilizzazione rivolte agli studenti delle scuole superiori, coinvolti nell’esercitazione come figuranti.
L’esercitazione nazionale rappresenta un’occasione fondamentale per verificare l’efficacia delle procedure operative e la cooperazione interregionale, assicurando una risposta pronta e coordinata in caso di emergenza vulcanica.
(Unioneonline/Fr.Me.)
