"I fatti sono stati già consegnati alla Storia, indipendentemente dalle nostre valutazioni e da quella delle difese, questo fatto non è già più nostro ma consegnato alla Storia: il presidente del Consiglio in carica usava sistematicamente allietare le proprie serate ospitando a casa propria gruppi di odalische, schiave sessuali a pagamento".

È un passaggio della requisitoria del procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, al processo milanese sul caso Ruby ter, incentrato sull’accusa di corruzione in atti giudiziari, mossa a Silvio Berlusconi, che secondo la Procura avrebbe pagato alcune testimoni, ossia le cosiddette “olgettine”, per mentire su ciò che accadeva nel corse delle serate di festa organizzate nella sua villa di Arcore.

“DATI INOPPUGNABILI” – Le ragazze che partecipavano a queste serate, ha aggiunto Siciliano, "lo divertivano, trascorrevano alcune la notte con lui e questi fatti, chiusi con sentenza passata in giudicato, sono stati cristallizzati come fatto storico: l'attività di un consolidato sistema prostitutivo". E il "dato inoppugnabile è che le due sentenze passate in giudicato entrano a far parte del processo di cui trattiamo", ha spiegato il pg.

Prima Siciliano aveva affermato che nel caso Ruby ter si sta processando un uomo che è stato "alla Presidenza del Consiglio", tra le persone "più ricche del mondo", che "aveva il potere di modificare lo Stato" e che oggi invece "è un grande anziano malato", di cui "conosciamo la vita privata perché di interesse giornalistico e guardiamo a questo con tenerezza e compassione".

E dall'altra parte "processiamo un gruppo di donne la cui caratteristica principale, causativa dei guai, è la bellezza, ormai passata, all'epoca erano molto giovani".

La requisitoria di Siciliano si chiuderà il 25 maggio.

(Unioneonline/l.f.)

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