Nell'ambito dell'operazione "Nel nome del padre", la Guardia della finanza di Foggia ha arrestato nove persone ritenute vicine al clan Romito, attivo nel territorio di Mattinata e Vieste.

Tutte sono accusate di detenzione di armi e tentata evasione dal carcere: avrebbero infatti provato a far uscire di prigione un boss, in seguito alla morte del Mario Luciano Romito.

Il capoclan venne ucciso in un agguato il 9 agosto dello scorso anno nelle campagne di Apricena, in cui morirono anche il cognato e due contadini incensurati.

I provvedimenti di arresto, in carcere e ai domiciliari, sono stati emessi dal gip della città pugliese al termine delle indagini.

(Unioneonline/F)

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