In carcere per droga, ad Alessandria, si era proposto come imam, guida spirituale per i detenuti di fede musulmana. Ma poi si scoprì che nel corso della sua attività religiosa propagandava la jihad e propugnava la distruzione del Vaticano. 

Si tratta di un uomo di 43 anni di origine marocchina, uscito dal carcere nel marzo del 2021 e poi arrestato due mesi dopo dai carabinieri del Ros proprio con l’accusa di istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo.

Nei suoi confronti, al termine delle indagini, la Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato, con il processo che sarà celebrato in corte di Assise a Torino a partire da marzo. 

Finito nel mirino dei pm, sostenne, tra l'altro, di essere vittima di una persecuzione orchestrata da un magistrato in servizio, all'epoca, nel capoluogo piemontese: riscontri a questa tesi non furono mai stati trovati e gli atti vennero inviati alla Procura di Milano per le valutazioni del caso.

(Unioneonline/l.f.)

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