Risultato positivo all’alcoltest, si è visto sospendere la patente e rifilare una multa. Ma era a piedi.

La vicenda riguarda un 40enne di Como che ha già presentato ricorso, a far conoscere la storia è stato l’avvocato Ivano Chiesa che, insieme al collega Gianmaria Fusetti, assiste l’automobilista.

Secondo quanto spiegato dal legale, il 40enne è stato sottoposto all'etilometro «mentre camminava per strada, uscito dal ristorante, e stava andando verso la macchina». La sospensione della patente, ha aggiunto Chiesa, «comporta una serie di problemi mica da ridere» e per questo è stato subito presentato ricorso al giudice di pace di Como, che ha fissato un'udienza per giovedì prossimo e intanto ha sospeso «il provvedimento perché evidentemente ritiene - ha detto il difensore - che sia fondato sul nulla».

Quando l’uomo si è presentato in Prefettura a Como, però, ha proseguito l'avvocato, «gli hanno detto “no, la patente non gliela diamo, perché la nostra prassi prevede che se il giudice non ci dice chiaramente che gliela dobbiamo ridare subito, noi non gliela diamo, deve portare l'esame clinico”». A quel punto, i legali sono dovuti tornare dal giudice che «ha dovuto scrivere di suo pugno di ridare la patente immediatamente». Nell'atto, infatti, si legge che il giudice «dispone l'immediata restituzione della patente di guida al ricorrente».

«Insegnamento per tutti: non chinate mai la testa davanti a queste che sono solo prepotenze - ha concluso l'avvocato Chiesa - e insistete fino a quando vi daranno ragione». All'udienza la difesa chiamerà a testimoniare un amico che era insieme al 40enne quella sera e che è stato sottoposto anche lui, sempre secondo la difesa, all'alcol test.

(Unioneonline/s.s.)

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