La Guardia di finanza di Vicenza, su incarico della locale Procura della Repubblica, ha eseguito "un sequestro preventivo ai fini della confisca in via diretta per l'importo di 106 milioni di euro, nei confronti della Banca Popolare di Vicenza in liquidazione coatta amministrativa".

Il sequestro, precisano i finanzieri, si inserisce "nell'ambito della nota indagine penale concernente le responsabilità individuate nella gestione dell'istituto bancario, che versa attualmente nella fase dell'udienza preliminare".

I soldi erano giacenti in un conto corrente in una filiale di Milano di un istituto di credito nazionale e deriverebbero dalla pregressa liquidazione di asset rimasti nel patrimonio della banca popolare.

Il provvedimento fa riferimento "al reato contestato di ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza della Consob" che, secondo l'accusa, "è stato posto in essere in occasione dell'operazione di aumento di capitale compiuta dalla banca popolare nel 2014".

Imputati nel procedimento sono l'ex presidente dell'istituto bancario Gianni Zonin, l’allora consigliere di amministrazione Giuseppe Zigliotto, gli ex vicedirettori Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta e Paolo Marin, e il dirigente Massimiliano Pellegrini.

(Unioneonline/F)
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