Il presidente della Repubblica ha dato l'ok al decreto legge per l'emergenza del ponte Morandi.

Sergio Mattarella ha firmato il documento, arrivato ieri sulla sua scrivania, che contiene il programma messo in calendario dal governo e soprattutto i numeri per ricostruire il viadotto crollato il 14 agosto scorso.

Ora il provvedimento potrà essere pubblicato in Gazzetta ufficiale, entrare in vigore e iniziare l'iter parlamentare per la conversione in legge.

Il decreto, che esclude Autostrade tra gli operatori che si occuperanno della ricostruzione ma che prevede che sarà l'Aspi a pagare tutte le spese, non è piaciuto al governatore della Liguria Giovanni Toti.

"C'è qualche luce e ci sono molte ombre - ha commentato -. Occorrono più soldi per il porto di Genova, c'è un sistema di risarcimento che è ancora tutto da tarare". E sul nuovo super-commissario: "Spero venga nominato molto in fretta, che tenga conto delle necessità di reale urgenza che vengono prima di ogni altra cosa per costruire il ponte. Il processo descritto nel decreto è ancora un po' nebuloso".

E ancora: "Augurandoci che questo decreto non venga impugnato dalle molte possibilità di ricorso che, ahimè, vedo all'orizzonte, il commissario avrà un compito molto difficile anche perché la città di Genova e la regione Liguria non hanno alcuna intenzione di aspettare: vogliono vedere il ponte nei tempi che avevano previsto per costruire se avessero fatto da sole".

Intanto secondo fonti vicine al governo sarebbe Claudio Andrea Gemme la personalità individuata dall'esecutivo per il ruolo di commissario per la ricostruzione del ponte Morandi. Il 70enne genovese proviene da Fincantieri ed è stato Direttore Generale, Amministratore Delegato e Presidente di Ansaldo. Dal 2002 è Cavaliere della Repubblica.

(Unioneonline/D-M)

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