Infuria la polemica sul video che mostra l'omaggio di San Luca (Reggio Calabria) al boss superlatitante arrestato ieri.

Molti residenti del paese hanno omaggiato Giuseppe Giorgi in manette con baciamano e applausi, incuranti della presenza delle forze dell'ordine.

Parla di gesto "ignobile" il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, ma non accetta le analisi di chi vede, in questi gesti, una sconfitta dello Stato.

"Non è un segno di debolezza dello Stato che anzi, in questa occasione, ha dato una straordinaria prova di forza", ha fatto notare il giudice.

"I carabinieri che si abbracciano felici come bambini dopo l'arresto sono la parte più bella dello Stato", ha aggiunto.

Sulla vicenda è intervenuto anche il vescovo di Locri, monsignor Francesco Oliva, che ha parlato di un gesto di "attenzione e rispetto", "sintomo di una mentalità di ossequio al mafioso di turno che esprime l'atavica suggestione psicologica della gente verso queste persone".

Ieri Giuseppe Giorgi, detto "u capra", è stato trovato in un piccolo bunker ricavato sopra il camino della sua abitazione.

Era ricercato dal 1994, il suo nome era inserito nell'elenco dei 5 latitanti più pericolosi d'Italia.

Deve scontare una condanna a 28 anni e 9 mesi.
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