La Conferenza episcopale italiana introduce "l'obbligo morale" di denuncia alle autorità civili dei casi di pedofilia e abusi sessuali su minori che coinvolgono esponenti della Chiesa.

È questa la novità più importante contenuta nelle linee guida sulla tutela dei minori e delle persone vulnerabili approvate dalla 73esima assemblea della Cei.

"Abbiamo deciso di vincolarci a un obbligo morale per cui prepariamo un esposto da trasmettere all'autorità competente dopo la segnalazione di un abuso. Informiamo la persona che viene a denunciare e chiediamo una descrizione dettagliata dei fatti, che diventa poi la base dell'esposto"; ha detto monsignor Lorenzo Ghizzoni, presidente della commissione per la tutela dei minori della Cei.

"Vogliamo verificare la verosimiglianze delle segnalazioni, perché esistono anche le false accuse. Se l'accusa viene accertata, per noi parte obbligatoriamente l'indagine previa per raccogliere gli elementi e vengono comunicati alla congregazione per la Dottrina della Fede che indicherà come impostare il processo", ha aggiunto.

Tra i principi sanciti nel documento "la cura e la protezione dei più piccoli e vulnerabili come valori supremi da tutelare", "l'ascolto delle vittime e la loro presa in carico", "la collaborazione con l'autorità civile nella ricerca della verità e nel ristabilimento della giustizia", "una selezione prudente dei candidati agli ordini sacri e alla vita consacrata" e "la scelta della trasparenza, sostenuta attraverso un’informazione corretta".

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata