Indagini in corso in provincia di Messina dopo la morte di un neonato appena venuto alla luce.

Da quanto si è appreso, una donna di 37 anni, alla 27esima settimana di gestazione, ieri, in preda ai dolori del travaglio, è partita da Mistretta per raggiungere l'ospedale più vicino, a Patti, ma, in autostrada, all'altezza di Santo Stefano di Camastra, ha partorito. Il bimbo però è morto subito dopo, nonostante fosse stato soccorso dal personale di un'ambulanza. Quindi la donna è stata trasferita in ospedale.

La vicenda ha gettato ombre sulla Sanità del Messinese. Ad attaccare, Ella Bucalo, deputata di Fratelli d'Italia:  "Dietro questa morte - afferma l’esponente del partito di Giorgia Meloni - c'è tutta l'inefficienza ospedaliera venuta fuori a seguito di una riforma sanitaria cieca, decisa dal governo centrale, che stabilisce il taglio di parecchi punti nascita negli ospedali italiani. Quel bimbo è morto perché il punto nascita più vicino era quello dell'ospedale di Patti: la politica ha tagliato quello di Mistretta, Comune in cui vive la partoriente, e quello di Sant'Agata Militello, poco distante da casa invece quello di Patti, verso cui necessariamente hanno dovuto dirigersi i genitori dello sfortunato neonato, è distante parecchi chilometri. E questo succede perché, in linea con le decisioni di governo, anche la Sicilia ha dovuto tagliare i punti nascita che registravano meno di 500 parti l'anno".

(Unioneonline/l.f.)

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