Tra i sette indagati colpiti all'alba da un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia, c'è anche Leandro Greco, noto come "Michele", nipote del boss conosciuto come il "Papa", Michele Greco.

Il blitz a Palermo segue i provvedimenti eseguiti nelle scorse settimane quando gli inquirenti hanno messo in luce una nuova Commissione provinciale di Cosa Nostra.

A quell'incontro avrebbero partecipato "due figure di vertice dell'organizzazione mafiosa", ossia Leandro Greco e Calogero Lo Piccolo, figlio di Salvatore, il "capomandamento mafioso di San Lorenzo", spiegano i pm.

Una delle immagini diffuse dagli inquirenti (foto carabinieri)
Una delle immagini diffuse dagli inquirenti (foto carabinieri)
Una delle immagini diffuse dagli inquirenti (foto carabinieri)

Ma il fermo coinvolge anche Giovanni Sirchia, "affiliato di spicco della famiglia mafiosa di Passo di Ridano, che ha partecipato all'organizzazione della riunione della Commissione provinciale". Il suo ruolo particolare era quello "della consegna dei messaggi di convocazione della riunione, nonché di accompagnare alcuni affiliati presso il luogo prescelto per la riunione".

Uno scatto nel corso delle indagini (foto carabinieri)
Uno scatto nel corso delle indagini (foto carabinieri)
Uno scatto nel corso delle indagini (foto carabinieri)

I nomi sarebbero stati fatti da due esponenti di spicco, Francesco Colletti e Filippo Bisconti, che dopo gli arresti di dicembre hanno cominciato a collaborare. I due pentiti avrebbero anche confermato la "riorganizzazione della Commissione provinciale di Cosa nostra specificando le dinamiche interne alla stessa - dicono i magistrati - e hanno fornito anche importanti elementi a sostegno delle accuse nei confronti di Michele Greco e di Calogero Lo Piccolo", finiti oggi in manette, "nonché di Giovanni Sirchia".

(Unioneonline/s.s.)
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