"La sua morte è una nostra sconfitta, quella porta dovevamo sfondarla". Così Federica Sciarelli commenta a "Chi l'ha visto?" il caso di Paola Manchisi, la 31enne morta di stenti a Polignano a Mare (Bari).

Il suo corpo è stato trovato sabato in un appartamento, tra cumuli di rifiuti, insetti ed escrementi.

La trasmissione di Rai3 si era occupata della vicenda, perché una compagna di scuola aveva segnalato la scomparsa della donna che non usciva di casa da ben 14 anni. Un inviato era andato davanti al portone, aveva atteso i genitori. Ma questi lo avevano scacciato in malo modo: "Paola? Non ha niente che non vada e non è vero che è rinchiusa. Sta benissimo, grazie".

Di lei gli amici e i conoscenti sapevano pochissimo: fino a 17 anni aveva condotto una vita normale. Poi improvvisamente, al quinto anno, aveva deciso di abbandonare la scuola. E quando i compagni la cercavano, la mamma o il papà dicevano semplicemente: "Ora è impegnata".

Nessuno, stando a quanto emerge, la costringeva alla reclusione. I parenti, intercettati, continuavano a ripetere che era una "sua scelta". Ciò non toglie, però che la ragazza andava aiutata in tutti i modi. Cosa che i genitori non hanno fatto, rifiutando l'assistenza dei servizi sociali.

Quando Paola è morta pesava trenta chili: sul suo corpo i segni di una gravissima malnutrizione e debilitazione. La scarsa igiene avevano reso il suo fisico estremamente fragile: l'autopsia accerterà le cause della morte.

Intanto, i genitori sono indagati per abbandono di persone incapaci.

(Unioneonline/D)

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