Dopo ore di ricerche senza sosta, i soccorritori hanno individuato sotto le macerie due vittime del crollo della palazzina di Torre Annunziata, in provincia di Napoli.

Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un maschio e di una femmina.

Ancora sei le persone che risultano disperse, tra gli esponenti delle famiglie Cuccurullo (nucleo composto da padre, madre e figlio 25enne), e dei Guida (padre, madre e due bambini di 8 e 11 anni).

Coinvolta nel crollo anche Pina Aprea, una 65enne, di professione sarta, che viveva da sola.

Il cedimento è avvenuto nelle prime ore del mattino, per cause ancora da appurare.

Sul posto vigili del fuoco e forze dell'ordine.

Si scava tra le macerie, con le ruspe e i cani da ricerca, ma anche a mani nude.

Durante le operazioni sono rimasti feriti due pompieri.

Interrotta la circolazione dei treni, vista la mole di detriti finita sui binari.

Intanto, la magistratura ha aperto un fascicolo d'indagine.

Ipotesi di reato: crollo colposo, al momento a carico di ingoti.

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO - "Non vi erano ordinanze di sgombero per la palazzina crollata, erano state presentate solo due 'Dia' per lavori di manutenzione", ha spiegato il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, tra i primi a essere informati dell'accaduto.

Lo stesso primo cittadino conferma l'identità di una delle persone disperse.

Si tratta di Giacomo Cuccurullo, funzionario dell'Ufficio tecnico del Comune, travolto assieme ai famigliar.

"Era un palazzo messo male", commenta il sindaco. Aggiungendo: "Mi dispiace che un tecnico del Comune non abbia potuto accorgersi della situazione".

(Redazione Online/l.f.-s.a.)

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