Dopo averla uccisa con 20 coltellate, ha anche reciso un lobo dell’orecchio di Elisa Campeol, la donna assassinata giovedì mattina mentre prendeva il sole su un lettino sul greto del Piave.

Il killer, che ha agito senza apparenti motivi e si è costituito subito dopo il fatto, ha reciso il lobo perché “volevo conservare un ricordo di lei”, ha detto al gip.

Dopo l’omicidio si è presentato in caserma con i vestiti pieni di sangue, il coltello insanguinato dentro uno zaino e un sacchetto nel quale aveva riposto la parte dell’orecchio della vittima di 35 anni.

Sull’uomo, 34 anni, sarà disposta una perizia psichiatrica. E’ accusato di omicidio premeditato, ha affermato di aver agito “casualmente”, sotto l’impeto della volontà di “far male a qualcuno”, senza neanche conoscere la vittima.

I magistrati vogliono capire se proprio il taglio dell'orecchio possa essere un elemento rivelatore di una connotazione sessuale del delitto.

(Unioneonline/L)

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