E’ giallo sulla morte di Samuele De Paoli, 22 anni di Bastia Umbria, trovato morto in un fosso ieri mattina. Il ragazzo, dipendente di una stazione di servizio, era molto conosciuto in città per aver giocato in passato nella squadra di calcio locale.

A dare l'allarme sono stati i familiari, martedì sera, che non vedendolo rientrare a casa hanno allertato le forze dell’ordine. Poche ore dopo il tragico ritrovamento: in mattinata dei passanti hanno notato una macchina e poi il corpo, riverso in un canale in una zona di campagna a Sant'Andrea delle Fratte, alla periferia di Perugia.

L’INDAGATO – A quanto emerge c’è un indagato a piede libero per omicidio: è una transessuale brasiliana identificata dalla squadra mobile del capoluogo umbro e sentita fino a tarda notte in questura assistita da un legale. Secondo quanto accertato dalla squadra mobile di Perugia, è stata lei l’ultima a incontrare il ventiduenne.

Agli inquirenti ha riferito di essersi appartata insieme al giovane con il quale - in base alla sua versione - c'è però poi stata una violenta colluttazione. Cominciata nella vettura della madre della vittima – parcheggiata poco lontano dal corpo, nudo, e in cui sono stati trovati i vestiti, il telefono cellulare e gli altri effetti personali del 22enne – è proseguita fuori quando entrambi, sempre secondo la testimonianza, sono caduti nel fosso dove il cadavere è stato trovato.

La transessuale ha sostenuto con la polizia di essere scappata lasciando il giovane ancora vivo. Agli investigatori ha mostrato diverse ecchimosi al volto, esaminate anche da un medico legale. Sarà ora l'autopsia a chiarire le cause della morte del giovane sul corpo del quale - con i primi rilievi medico-legali - sono state riscontrate diverse abrasioni, in particolare al collo. L'incarico per l'esame sarà conferito domani dalla procura di Perugia.

(Unioneonline/D)

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