Omicidio Verzeni, la pista dell’uomo scomparso: si cerca tra pusher e gang della zona
Continuano le ricerche dell’arma del delitto nella zona dell’omicidio, al setaccio strade e tombiniNon si fermano le ricerche a Terno d’Isola dell’arma che ha ucciso Sharon Verzeni, la barista accoltellata nella notte tra il 29 e il 30 luglio. La donna si trovava in via Castegnate, non lontano dall’abitazione che condivideva con il compagno Sergio Ruocco. Nei pressi della casa di via Merelli, ancora sotto sequestro, i carabinieri di Bergamo cercheranno il coltello che non risulta tra quelli sequestrati in alcune perquisizioni nelle settimane scorse e già analizzati, passando al setaccio strade e tombini.
Gli investigatori sono al lavoro anche per dare un volto e un nome all’assassino. Continua a non essere esclusa l'ipotesi dello sbandato che Sharon non conosceva, ma si continua a scavare anche nelle conoscenze della barista per capire se qualcuno avesse motivi di rancore tali da ucciderla. Su questo il suo compagno, Sergio Ruocco, si è sempre detto sicuro che è stata uccisa, a suo avviso, da una persona che «non conosceva». Un abitante di Terno ha riferito che una persona che gravita in zona e con qualche problema con la giustizia non si fa vedere da un mese, sostanzialmente da quando Sharon è stata uccisa ma non deve essere il solo, dal momento che la zona è frequentata anche da spacciatori, ad essersi allontanato dopo l'arrivo massiccio delle forze dell'ordine anche se non coinvolti nella vicenda.
Tra le piste seguite dagli inquirenti anche quella dell’uomo in bicicletta ripreso dalle telecamere mentre contromano percorreva via Castegnate nei minuti del delitto. Chi indaga ha un nome su cui lavorare ma l'uomo non si è ancora fatto vivo o avrebbe ragioni per non farsi trovare, anche se è stato precisato che non si tratta del killer della donna uccisa un mese fa.
(Unioneonline)