Nuovi accertamenti per fare una volta per tutte luce sulla morte di Valentina Fodde, giovane estetista di origine sassarese trovata senza vita nel gennaio 2001 sul greto del fiume Bisenzio, a Prato, dove la 28enne risiedeva.

Il gip Francesco Pallini ha infatti rigettato la richiesta di archiviazione del caso avanzata dal pm Laura Canovai, accogliendo l'istanza avanzata da Luisa Vitali, legale della madre della Fodde. E lo stesso gip, spiega la stampa locale toscana, ha disposto nuove indagini, nel tentativo di acclarare definitivamente se la 28enne, che aveva traumi alla testa, sia caduta, per incidente o volontariamente, oltre la spallina che corre lungo l'argine del fiume, da un'altezza di una decina di metri, o se, invece, sia stata spinta da qualcuno.

Una testimone aveva infatti riferito di aver visto, il giorno della morte della Fodde, un uomo "di corporatura robusta" gettare "qualcosa di scuro e voluminoso" per poi allontanarsi in fretta.

La speranza è che dai nuovi accertamenti possano emergere nuovi indizi utili a trovare la verità sulla fine della giovane, che aveva anche lasciato un figlio di appena tre anni.

(Unioneonline/l.f.)
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