La corte d'Assise di Roma ha condannato a 24 anni di carcere Mamur e Zar Jan, i due cittadini afgani responsabili dell'omicidio di Maria Grazia Cutuli, inviata del Corriere della Sera assassinata in Afghanistan nel novembre 2001.

Si tratta della prima sentenza pronunciata in Italia sulla vicenda. I due stanno già scontando in patria una condanna a 16 e 18 anni per l'omicidio.

La pm Nadia Plastina aveva chiesto per entrambi una condanna a 30 anni.

LE REAZIONI - Una sentenza che "dà valore al lavoro svolto da una giornalista italiana che ha rappresentato l'Italia all'estero portando avanti il diritto all'informazione per il suo Paese", secondo Paola Tuiller, legale di parte civile per la famiglia Cutuli.

"Ringrazio la procura e la digos per l'eccezionale lavoro, la condanna in Italia conferma quella comminata all'estero ma ha un altro valore. Si tratta di un delitto politico e orribile", ha dichiarato invece Caterina Malavenda, legale di parte civile di Rcs.

LA VICENDA - Maria Grazia Cutuli si trovava in Afghanistan da un mese quando, a bordo di un convoglio con altri tre colleghi (un reporter spagnolo, un fotografo afgano e un cameraman australiano), sono stati attaccati da uomini armati a circa 90 chilometri da Kabul.

(Redazione Online/L)

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