È arrivata oggi la conferma della sentenza di primo grado emessa dal tribunale per i minorenni, cioè della condanna a 16 anni e quattro mesi, per il giovane accusato dell'omicidio della coetanea Chiara Gualzetti, assassinata a 15 anni, il 27 giugno 2021 a Monteveglio, in provincia di Bologna.

Lo ha deciso la terza sezione penale della Corte di appello del capoluogo emiliano. Presente nell'aula a porte chiuse l'imputato, che proprio oggi compie 18 anni, con il suo difensore, l'avvocato Tanja Fonzari e la madre. Il giovane risponde di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi e minore età della vittima oltre che del porto del coltello con cui Chiara venne colpita, prima che l'amico infierisse anche con calci e pugni. Poi il ragazzo se ne andò, lasciando il cadavere abbandonato ai margini di un bosco, nel parco dell'abbazia di Monteveglio. Il corpo venne trovato dopo un giorno di ricerche e il ragazzo, fermato qualche ora dopo, confessò, dicendo di aver agito spinto da un demone.

La Procura generale con il pm Massimiliano Rossi, aveva chiesto la conferma della sentenza del gup del tribunale minorile. Prima di decidere, nella scorsa udienza, il collegio di giudici aveva sentito i periti psichiatrici incaricati di analizzare la capacità di intendere e di volere del giovane assassino.

(Unioneonline/F)

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