Vittorio Cecchi Gori può scontare la pena a casa.

Lo ha deciso il giudice relatore del tribunale di Sorveglianza di Roma, accogliendo un'istanza della difesa.

Il produttore cinematografico, raggiunto nei giorni scorsi da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Corte d'Appello di Roma per un cumulo di pene di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni, si trova attualmente piantonato al policlinico Gemelli per problemi di salute.

La condanna è relativa al crac della Safin e della Fiorentina Calcio di cui era proprietario. Tra i reati a lui contestati quello di bancarotta fraudolenta.

Una volta dimesso potrà fare ritorno a casa con possibilità di sottoporsi a controlli e terapie in ospedale come chiesto dalla difesa.

"Esprimo soddisfazione, oltre che per il risultato ottenuto, anche per la celerità del provvedimento - ha commentato l'avvocato Massimo Biffa, difensore del produttore -. Quanto capitato al mio assistito è la dimostrazione che la giustizia, se vuole, può essere rapida".

(Unioneonline/D)
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