Occupato il liceo Manzoni a Milano, il ministro Bianchi: “La dad crea problemi di comunità”
Le parole del ministro dell'Istruzione sul rientro in classe degli studenti
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Le proteste per il rientro a scuola si moltiplicano. Tra sindaci e governatori (De Luca) che decidono di tenerle chiuse, ci si mettono anche gli studenti. Questa mattina è stato occupato il liceo classico Manzoni di Milano, dove gli studenti erano rientrati venerdì scorso.
Nel giorno del rientro in classe in gran parte d’Italia parla il ministro Patrizio Bianchi a Radio 1: “La scelta di riportare tutti gli studenti in aula è motivata dall'evidenza che il prolungato e diffuso uso della didattica a distanza provoca problemi alla vita di una comunità”, spiega.
C'è "un disposto sufficientemente flessibile che da una parte stabilisce il principio del 'tutti a scuola', dall'altro, laddove ci siano dei problemi, dà la possibilità di ricorrere alla distanza”, osserva il ministro.
Che ricorda le azioni messe in campo dal governo: “Abbiamo introdotto per i ragazzi delle scuole superiori dove siamo già molto avanti con le vaccinazioni (siamo all'85% in prima dose e al 75% in seconda) la possibilità di fare tamponi gratis, sostenuta da 92 milioni dati dal commissario Figliuolo, nelle farmacie. Abbiamo alleggerito di molto il lavoro delle Asl. Occorre la partecipazione di tutti, dei ragazzi e delle famiglie”.
(Unioneonline/L)