I più ironici parlano di ritorno alla buon costume, quel reparto - ora eliminato - della Polizia di Stato che si occupava della difesa della pubblica morale. I più pessimisti, come l'esponente locale del Pd Sara Paladini, evocano un ritorno al 1929 e definiscono il provvedimento "vergognoso".

Ma una cosa è certa, le nuove disposizioni del comune di Novara (a guida leghista) sul decoro cittadino hanno acceso la polemica.

Il nuovo regolamento vieta, tra le altre cose, di "mostrarsi in pubblico in abiti che offendano il comune senso del pudore".

"Non siamo bigotti o oscurantisti, è solo una questione di decoro", spiega l'assessore comunale Mario Paganini. "I vigili urbani - aggiunge - non dovranno braccare ragazze in minigonna o short. Volevamo dare un appiglio formale a quelle situazioni che spesso capitano e che mettono a disagio. Si può stare in costume da bagno in piscina, ma non entrare a teatro: se una si presenta così, viene allontanata. Ogni luogo prevede un suo modo di porsi".

Una spiegazione che lascia sbigottiti: essere cacciati da un teatro o da un ristorante se ci si presenta in mutande o in costume è la norma, infatti. E non c'è bisogno di alcun regolamento comunale sul decoro cittadino. Le nuove disposizioni, tralaltro, si prestano facilmente ad accuse di sessismo: e lo stesso assessore, parlando di "ragazze in minigonna o short", conferma che è rivolta alle donne ("Se unA si presenta così, viene allontanatA").

E quello di abiti succinti non è l'unico divieto. Non si possono legare le bici ai pali, sono vietati gli assembramenti di persone davanti ai locali pubblici, così come la vendita di bevande in contenitori di vetro e il bere alcolici in luoghi pubblici.

Mentre i commercianti hanno chiesto un incontro al sindaco, per timore dei danni che potrebbero subire dal nuovo regolamento, su Internet l'ironia la fa da padrona.

E se qualcuno parla di ritorno al Medioevo, c'è chi fa notare ironicamente una presunta "islamizzazione" della Lega: "A Novara vi abbiamo dato dimostrazione che non abbiamo nulla contro il burqa, tanto è vero che lo abbiamo imposto a tutte le italiane", ha twittato un falso account di Salvini.

(Unioneonline/L)
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