L'Ordine provinciale dei medici di Roma chiede ufficialmente al presidente della Regione Lazio di revocare il concorso indetto dall'ospedale San Camillo per l'assunzione di ginecologi non obiettori di coscienza.

Il bando, dice il presidente Giuseppe Lavra, "ha il significato di discriminazione di chi esercita un diritto sancito dalla bioetica e dalla deontologia medica", aggiungendo: "Soltanto ragioni superiori potrebbero consentire di superare il diritto fondamentale di invocare legittimamente l'obiezione di coscienza in determinate situazioni. Ma queste ragioni 'superiori' non ci risulta esistano".

Pertanto, è la richiesta di Lavra, "come Ordine chiedo al presidente della Regione Lazio di revocare l'atto iniquo. Nutro rispetto per la figura istituzionale del presidente Nicola Zingaretti, verso il quale ho una mia personale opinione positiva, ma temo che in questa occasione possa essere stato mal consigliato".
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