Noemi Letizia. Il suo nome è salito agli onori della cronaca nell’aprile 2009, quando festeggiò il suo 18esimo compleanno a Casoria (Napoli) con un ospite d’eccezione, l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Oggi trentenne, in un’intervista a Report in onda questa sera, ha deciso di parlare. Quella sovraesposizione mediatica, con tanto di insulti, non le ha fatto bene: “Sono diventata anoressica, a lungo mi sono chiusa in casa. Perché? Mi hanno violentata psicologicamente, mi chiamavano prostituta a ogni angolo di strada”.

Non si aspettava la presenza del Cav alla sua festa: “Mi è sembrato strano, ma siccome partecipavo e sfilate e giravano dei miei book fotografici ho pensato che lui mi avesse notato così”, ha detto. Da minorenne ha raccontato di aver partecipato ad alcune delle cene eleganti, ma una in particolare non le piacque: “Lì mi accorsi che le cose non andavano bene, a un certo punto mi sono chiusa in una stanza fingendo di non stare bene. Ma non ho detto niente a nessuno, non volevo mettermi contro Berlusconi. Neanche a papà: per questo lui, visto che a Napoli si usa ricambiare gli inviti, lo ha invitato al mio compleanno”.

Per Berlusconi “non provo rancore, solo tenerezza. Ci sono persone che non guardano in faccia a niente, lui probabilmente è tra quelle”. Come ha superato il periodo difficile: “Tramite un percorso psicologico sono riuscita a scegliere la strada più lunga, ma avrei potuto scegliere anche quella più breve, come fa molta gente. Tante volte ho pensato di togliermi la vita”.

All’epoca racconto di chiamare Berlusconi “papi”, oggi smentisce. “Io chiamo papi mio padre. All’epoca mi è stato detto di dire questa determinata cosa e quindi io l’ho detta. Tante cose che abbiamo detto all’epoca le abbiamo dette solo perché ci siamo attenuti a quanto ci hanno detto di dire e fare, la verità e tutt’altra cosa”.

Noemi oggi ha trent’anni ed è madre di tre figli, è un’imprenditrice nel settore della cosmesi.

(Unioneonline/L)

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