Il ministero dell'Interno ha perso la causa contro Renato Vallanzasca: il primo aveva portato in giudizio il secondo in merito al risarcimento di oltre 400mila euro per l'omicidio di un poliziotto avvenuto nel 1976 e ai compensi che l'ex capo della mala di Milano avrebbe ottenuto per due libri e un film sulla sua vita.

Il tribunale di Roma, però, ha dato ragione a Vallanzasca e a sua moglie Antonella D'Agostino.

Il Viminale chiedeva l'accertamento della disponibilità economica di 300mila euro in capo ai due (dopo una scrittura privata per la cessione dei diritti sulle opere) al fine di risarcire, almeno in parte, la famiglia di Bruno Lucchesi per il cui delitto Vallanzasca è stato condannato all'ergastolo.
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