"Papà ce la farà, sono sicuro. Ce la farà anche questa volta. E un giorno ne parleremo. La racconterà a me e la racconterà anche ai miei figli. Sono fiducioso e lo è anche la mamma".

Lo ha detto in un'intervista al "Corriere della Sera" Niccolò Zanardi, figlio di Alex, il campione paralimpico vittima di un gravissimo incidente in handbike, che ieri è stato dimesso dal Policlinico Le Scotte di Siena e trasferito nel centro di riabilitazione "Villa Beretta", nel Lecchese.

"Papà sta bene. Insomma, un pochino meglio. I medici ci hanno spiegato nei dettagli tutto il percorso che dovrà seguire. Ci danno molte notizie e per fortuna positive. Ma la migliore è che siamo già qui, per la riabilitazione, ed è passato soltanto un mese, un mese esatto dall'incidente. Non è più in pericolo di vita, ed è già molto, ma ha davanti a sé un percorso ancora lunghissimo, e lo sappiamo, siamo preparati. Siamo anche contenti perché il suo recupero è stato molto più veloce di quanto ci aspettassimo. Ma non bisognerebbe sorprendersi: questo è papà. E' incredibile l'energia di quell'uomo, ha una forza straordinaria", ha dichiarato.

Niccolò e Daniele, la moglie di Alex, sono sempre al suo fianco con una certezza: Zanardi supererà anche questo incidente, come fece 19 anni fa.

"Ci sono segnali incoraggianti. Ripeto, ci vorrà ancora molto tempo, ma lui sente la nostra presenza e questo è importante - ha spiegato il figlio del campione paralimpico -. Noi gli stiamo sempre accanto. Anche a Siena, del resto, siamo sempre stati lì con lui. Non ho mai perso uno solo dei miei turni al suo fianco in ospedale. Con la mamma abbiamo fatto tutti i giorni la spola, trecento chilometri al giorno tra andata e ritorno. Gli parliamo, ora che non è più sedato si può. Prima era proprio controindicato. I medici ci spiegavano che stimoli esterni avrebbero interferito con la sedazione. Adesso invece ci dividiamo i compiti: noi diamo gli stimoli affettivi, i medici quelli neurologici".

Sul recupero di Zanardi non possono ancora esserci certezze, ma la fiducia è grande: "Il problema della vista è il meno per adesso. Quel che conta è sapere se potremo di nuovo riuscire a comunicare con lui. Abbiamo una lunghissima strada davanti, ma finalmente è una strada in discesa. E non siamo soli, lo abbiamo visto e sentito. Ogni mio post su Instagram diventa virale - spiega Niccolò - C'è tantissimo affetto attorno a noi e attorno a lui".

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata