Neonato trovato morto a Bari, indagati per omicidio colposo il parroco e il tecnico manutentore della culla
Compito degli inquirenti è ora capire i motivi di eventuali malfunzionamenti della struttura che, nel 2020 e nel 2023, aveva salvato due vitePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Procura di Bari ha iscritto nel registro degli indagati il parroco della chiesa San Giovanni Battista di Bari, don Antonio Ruccia, e il tecnico che si è occupato nelle scorse settimane della manutenzione della culla termica, con riferimento al caso del neonato trovato morto lo scorso 2 gennaio.
L'ipotesi di reato nei loro confronti è quella di omicidio colposo.
Cambia dunque il reato per il quale si procede: fino a oggi, infatti, gli inquirenti avevano indagato per abbandono di minori a carico di ignoti. L'ascolto del parroco e del tecnico, avvenuto nei giorni scorsi, ha invece convinto gli inquirenti a cambiare direzione.
Le indagini della squadra mobile di Bari sono coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis edall a pm Angela Morea.
Il bimbo è stato trovato poco dopo le 9.30 dal titolare di un'agenzia funebre, Roberto Savarese, che quella mattina era in chiesa per un funerale. Compito degli inquirenti è capire i motivi di eventuali malfunzionamenti della culla, attivata nel 2014 e grazie alla quale sono stati salvati due neonati nel 2020 e nel 2023. A metà dicembre, forse a causa di alcuni brevi blackout che avevano interessato la parrocchia, si era reso necessario l'intervento del tecnico oggi indagato.
Il parroco, sin dall'inizio, ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna chiamata come invece successo nelle precedenti due occasioni.
Normalmente, infatti, la deposizione di un neonato in quella culla fa attivare il riscaldamento e fa partire una telefonata al cellulare del prete. Cosa che, invece, questa volta non è accaduta.
Domani sarà conferito l'incarico per l'autopsia al professor Biagio Solarino dell'istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari. L'esame verrà svolto subito dopo il conferimento.
(Unioneonline/v.l.)