È morto uno dei feriti nell'esplosione di un deposito di Gpl alla periferia di Roma il 4 luglio scorso. La vittima, Claudio Ercoli, 67 anni, aveva ustioni diffuse sul 55% del corpo.

L’uomo era stato soccorso da un carabiniere che lo aveva portato via dalla sua auto già avvolta dalle fiamme. Poi era stato trasferito al Pronto Soccorso a bordo di una pattuglia dell’Arma.

Nel fascicolo di indagine della Procura di Roma ora potrebbe essere contestato il reato di omicidio colposo.

Oggi, intanto presso il reparto di chirurgia del Policlinico Umberto I, il viceispettore Marco Neri e l'agente Francesco D'Onofrio, i poliziotti che hanno riportato le ustioni più gravi, saranno sottoposti ad intervento chirurgico per ricostruire le parti del corpo rimaste ustionate. 

Sul fronte delle indagini, i pm romani stanno valutando una maxi-consulenza per accertare in primo luogo se nell’impianto Gpl siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza.

L’esplosione, avvenuta il 4 luglio in via dei Gordiani, ha causato – oltre alla vittima - il ferimento di oltre quaranta persone di cui alcune in modo grave.

(Unioneonline/L)

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