La Procura di Milano ha indagato 5 medici del San Raffaele di Milano e del San Camillo di Roma nell'ambito dell'inchiesta su un presunto errore nel trapianto di cuore a un 60enne morto un anno fa nell'ospedale romano.

L'accusa è di omicidio colposo.

Secondo i pm romani che hanno seguito per un anno l'indagine, la morte dell'uomo potrebbe essere dovuta a una valutazione errata dell'equipe medica del San Raffaele, che aveva espiantato l'organo a un 42enne morto per annegamento in piscina.

Ora l'indagine è passata a Milano e i pm meneghini stanno approfondendo l'ipotesi, anche attraverso un accertamento "irripetibile" per analizzare l'organo e vedere se avesse delle lesioni tali da precludere la buona riuscita dell'intervento.

I cinque medici sotto indagine sono: Stefano Gerosa e Alessandra Laricchia del San Raffaele, ospedale di provenienza dell'organo; Mariano Feccia, Marzia Cottini e Alessandra Iaiza del San Camillo.

Per l'accertamento "irripetibile" il magistrato milanese ha nominato quattro consulenti, le altre parti ne hanno nominati 8. La relazione finale dovrebbe essere pronta entro il prossimo 8 gennaio.

(Redazione Online/L)

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