I carabinieri del Nas hanno notificato ieri all'Asl 4 un ordine di esibizione e sequestro del certificato anamnestico compilato da Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante (Genova) morta dopo la somministrazione del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca).

Il documento, che si trova sotto sequestro negli uffici dell'Asl4, verrà consegnato agli inquirenti lunedì. Secondo quanto appreso, la procura vuole verificare se nel documento sia stata segnalata la piastrinopenia autoimmune ereditaria di cui soffriva la ragazza e citata anche nei documenti già in possesso degli inquirenti, così come l'assunzione di farmaci a base ormonale.

LA LETTERA DEL CTS – Tra la documentazione che la procura di Genova vuole acquisire per fare luce sulla vicenda c’è poi anche la lettera del Comitato tecnico scientifico inviata alle regioni che avevano deciso di procedere con gli open day.

In quella lettera il Cts "non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate iniziative quali i vaccination day". Nello stesso documento, però, i tecnici sottolineano anche che "occorre completare la vaccinazione dei soggetti vulnerabili e over 60 ancora non coperti per una percentuale che non può essere trascurata".

Gli investigatori dei Nas, coordinati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all'aggiunto Francesco Pinto, stanno concentrando l'attenzione anche su quanto successo all'ospedale di Lavagna dove la ragazza è stata ricoverata il 3 giugno.

Camilla Canepa era arrivata con un forte mal di testa e con fotosensibilità. Proprio qui i medici scrivono nella cartella clinica alla voce "anamnesi patologica remota" che la giovane ha cisti ovariche e piastrinopenia autoimmune familiare. Mentre nell'anamnesi patologica prossima segnano i due farmaci assunti per curare le cisti. Martedì i magistrati daranno l'incarico per l'autopsia al medico legale Luca Tajana e all'ematologo Franco Piovella.

(Unioneonline/v.l.)

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