Pioggia di insulti (anche omofobi) al pubblico e concerto “a singhiozzi”, tra le sfuriate e i numerosi attacchi ai presenti: «Avete rotto il ca***, ho dei sentimenti, cogl***i. Io sono un personaggio, andate a vedere Marrakesh, Fedez... fro*** di me**a». Questo è il bilancio dello spettacolo di Morgan che ieri sera è arrivato al parco archeologico di Selinunte (nel Trapanese) per tenere un originale concerto-lezione dal titolo “Segnali di vita e di arte”, dedicato a Franco Battiato.

Quello dell’artista e frontman dei Bluvertigo era l'ultimo appuntamento del Festival della bellezza, dopo le lezioni di Massimo Cacciari e Umberto Galimberti. Lo spettacolo a pagamento è iniziato con quasi 40 minuti di ritardo e dopo aver suonato alcuni dei suoi brani, l'ira dell'artista si è scatenata non appena qualcuno dal pubblico lo avrebbe accusato di essere «fuori tema». «Avete avuto abbastanza voi adesso - ha risposto Morgan, in piedi sul palco rivolgendosi al pubblico - avete avuto troppo, perle ai porci si chiama questo, se non se ne vanno quei dementi io non canto».

Poi rivolgendosi a qualcuno del pubblico che lo aveva invitato a suonare: «Vai a casa tua, non te lo meriti lo spettacolo, sei molesto, sei venuto a rompere i cogl***i». Dopo l'acceso scontro verbale, Morgan ha cantato un paio di brani di Battiato, prima di concludere lo spettacolo.

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Ma le scuse non hanno tardato ad arrivare. All’indomani dello show il cantautore rompe il silenzio su quanto successo : «Tutti possiamo sbagliare e io ho sbagliato a usare una infelice espressione che a me per primo non piace, non vado fiero di averla usata e, se potete, accettate le mie scuse». Il messaggio affidato a una storia condivisa sul suo account ufficiale Instagram. «Non sono omofobo – continua – e condanno chi non ha rispetto per gli altri, al di là delle categorie a cui ci sentiamo di appartenere, è all'essere umano che si deve rispetto e, quindi, la mia reazione di ieri sera è stata ingiustificabile, una pessima caduta di cui mi scuso sinceramente».

Spiega anche il perché della sua reazione, che «è stata provocata dall'essermi sentito ferito nell'anima perché avevo appena dato tutto me stesso in una canzone improvvisata in quel luogo meraviglioso e commovente. L'avermi chiesto una cover di Battiato come fossi un jukebox, dopo una delle più ispirate performance della mia vita, mi ha letteralmente ucciso».

(Unioneonline/v.f.)

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