Nel dibattito sulle migrazioni e sulla gestione dei flussi e dei soccorsi, rinfocolatosi dopo il tragico naufragio di Crotone, costato la vita a oltre 70 persone, tra cui molti bambini, arriva anche la presa di posizione di Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei e arcivescovo di Cagliari.

«Attendiamo di vedere progetti che aiutino le persone a restare nei Paesi poveri e in guerra. La libertà di restare o di partire è data dalla possibilità di scegliere e bisogna mettere le persone in condizioni di restare, invece tanti si sono sentiti costretti a fuggire», ha detto monsignor Baturi, appena rientrato da una visita in Siria, sconvolta dal devastante sisma dei giorni scorsi, e in Libano.

«In Siria – ha aggiunto Baturi - una guerra sanguinosa ha provocato una forte emigrazione interna ed esterna. Credo non sia possibile guardare a queste tragedie senza guardare il punto di partenza».

(Unioneonline/l.f.)

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