Si riapre un caso irrisolto da trent'anni, quello che riguarda la scomparsa di due donne unite dal fatto di aver sposato lo stesso uomo.

Era il 1988 quando a Velo d'Astico (Vicenza) Elena Zecchinato, moglie dell'allevatore di maiali Valerio Sperotto, si allontana a piedi da casa per una passeggiata da cui non tornerà più: stessa sorte, undici anni dopo, per Virginia Mihai, seconda moglie di Sperotto, vista per l'ultima volta mentre, dopo aver litigato col marito (si stavano lasciando), andava via con la macchina. Auto che è stata ritrovata, ma di lei nessuna traccia.

I sospetti ricadono immediatamente sull'allevatore, accusato di omicidio volontario e di occultamento di cadavere della Mihai. Interrogato fino allo sfinimento dai carabinieri, finché è rimasto in vita - è morto nel 2011 a 64 anni - ha sempre professato la sua innocenza e, sulle base dei risultati delle indagini svolte, è stato prosciolto dalle accuse. E il caso archiviato.

Il sospetto però che le abbia uccise lui (si pensa addirittura che le abbia poi date in pasto ai suini) non si è placato soprattutto dopo quanto emerso da una nuova fonte: una testimonianza - forse anonima - ricevuta dai carabinieri di Schio e sufficiente per il sostituto procuratore vicentino per stabilire la riapertura delle indagini, inviando sul posto i Ris di Parma e gli archeologi forensi.

Al centro delle ricerche due capannoni abbandonati di via Villa di Sotto, dove Sperotto teneva i suoi animali.

Stando alle prime informazioni, sembra che per il momento siano state trovate diverse piccole ossa, tutte inviate in laboratorio.

Si attendono i risultati.

(Redazione Online/D)
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