Organizzavano finti matrimoni tra donne italiane e cittadini stranieri per consentire a questi ultimi di ottenere il permesso di soggiorno. E chi si rivolgeva loro per combinare le nozze doveva sborsare fino a 6.500 euro.

L’organizzazione criminale è stata però scoperta e i carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno fatto scattare ben 18 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone.

La maxi-truffa è stata scoperta in Campania. Almeno 25 i matrimoni falsi organizzati dalla banda, ramificata nei Comuni di Napoli, Castel Volturno, Mondragone, San Cipriano d'Aversa e Avezzano.

Alla testa del gruppo, composto soprattutto da donne, una 61enne residente a Ponticelli, Matilde Macciocchi, già nota alle cronache con il nome di “Maga dei promessi sposi" e con l’alias di Zia Maria.

Secondo gli inquirenti, la Macciocchi, oltre ad organizzare il sistema, occupandosi di reperire e ospitare gli immigrati, falsificare i documenti di residenza e gli stati di famiglia, procacciava con una complice le ragazze per i matrimoni, spesso indigenti e dunque bisognose.

(Unioneonline/l.f.)

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