Sarà aperta domani al Pantheon della Certosa di Bologna, dalle 9 alle 16, la camera ardente per Michele Merlo, il cantante morto a causa di un'emorragia cerebrale scatenata da una leucemia fulminante.

I funerali si svolgeranno invece venerdì 18 giugno a Rosà, in provincia di Vicenza, suo paese di origine. Ad ospitarli Villa Marchiorello, in località Ca’ Minotto.

LE INDAGINI – Proseguono nel frattempo le indagini della Procura, che sul caso della morte e in seguito alla denuncia della famiglia ha aperto un fascicolo contro ignoti, affidato al pm Elena Caruso, per il reato di omicidio colposo. Gli accertamenti sono delegati al Nas dei carabinieri.

LA RICOSTRUZIONE – Secondo la ricostruzione dell'Azienda Usl di Bologna, che ha completato e consegnato alla magistratura i risultati dell'audit interno relativo alla morte del cantante, Merlo si è presentato nel pomeriggio del 2 giugno al pronto soccorso dell'ospedale di Vergato, sull'Appennino. Essendoci alcuni pazienti in carico, Merlo si è rivolto al medico di continuità assistenziale (ex guardia medica) che alle 15,50 lo ha visitato "riscontrando un quadro patologico dell'apparato faringeo, prescrivendo quindi un farmaco antibiotico".

La sera successiva, il 118 ha ricevuto una chiamata, inviando automedica e ambulanza. Merlo è stato stabilizzato e portato al pronto soccorso del Maggiore con codice di massima gravità e ricoverato in rianimazione. Riscontratagli una grave emorragia cerebrale spontanea, è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico urgente, eseguito alle 2.22 del 4 giugno.

"Concluso l'intervento - spiega l'Azienda Usl - alle ore 4.03, il paziente veniva nuovamente ricoverato in Rianimazione. Il decorso post operatorio, purtroppo, si presentava critico con rapido peggioramento progressivo del quadro clinico sino al decesso, sopravvenuto il 6 giugno alle 21.45". 

Sulla vicenda i genitori di Merlo hanno deciso di chiedere alla magistratura di svolgere le necessarie indagini per far luce se si siano verificati errori o ommissioni da parte dei sanitari prima del ricovero del giovane al Maggiore.

(Unioneonline/v.l.)

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