Vista lunga lista di reati di cui deve rispondere, Matteo Messina Denaro, il superboss di Cosa Nostra arrestato a Palermo dai carabinieri del Ros dopo decenni di latitanza, verrà destinato al carcere duro, secondo l’articolo 41 bis.

In Italia sono circa 750 (dati Antigone) i detenuti condannati al regime “rigoroso” e dunque sotto stretta sorveglianza per i reati più gravi, a cominciare da quelli di mafia.

Sono rinchiusi in 12 penitenziari sul territorio nazionale, tra cui quello di Sassari. Messina Denaro sconterà la pena in uno di questi. 

A Bancali sono ristretti ben 91 detenuti in regime di 41 bis, tra cui Alfredo Cospito, anarchico che in queste settimane ha iniziato lo sciopero della fame proprio contro il regime di detenzione rigorosa cui è sottoposto. Sempre in Sardegna, altri 6 detenuti al carcere duro si trovano a Nuoro. 

Il carcere che in Italia ospita più detenuti al 41 bis – oltre 150 – è quello dell’Aquila. Un centinaio sono rinchiusi nel carcere di Opera, alle porte di Milano, dove era detenuto anche Totò Riina.

Un’ottantina di condannati col 41 bis si trova invece a Spoleto, a Novara e Parma ce ne sono tra i 60 e i 70, mentre il carcere romano di Rebibbia, così come il penitenziario di Viterbo ne “ospitano” una cinquantina ciascuno. 

Detenuti al 41 bis sono presenti anche nelle carceri di Cuneo, Tolmezzo e Terni. 

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata