"La responsabilità comincia da noi. Vaccinarsi - tra i tanti esempi - è un dovere non in obbedienza a un principio astratto, ma perché nasce dalla realtà concreta che dimostra che il vaccino è lo strumento più efficace di cui disponiamo per difenderci e per tutelare i più deboli e i più esposti a gravi pericoli. Un atto di amore nei loro confronti, come ha detto pochi giorni fa Papa Francesco".

Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in videocollegamento al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione.

Il capo dello Stato ha dichiarato che "la pandemia ci ha dimostrato quanto ci sia bisogno di responsabilità. Nell'opera dei medici e del personale sanitario. Nel lavoro di chi svolge mansioni sociali. Nell'impegno di chi opera nel tessuto economico. Nell'azione dei governi e degli organismi internazionali. Ma anche nei comportamenti di ciascuno di noi". 

E a proposito di Bruxelles: "L'Unione Europea si fa motore di un nuovo sviluppo dei nostri Paesi, uno sviluppo più equilibrato e sostenibile. È un'occasione storica che dobbiamo saper cogliere e trasformare in un nuovo, migliore e stabile equilibrio".

Ha poi sottolineato che "c'è un io, un tu e un noi anche per l'Europa e per le sue responsabilità, contro ogni grettezza, contro mortificanti ottusità miste a ipocrisia, che si manifestano anche in questi giorni che sono frutto di arroccamenti antistorici e, in realtà, autolesionisti".

Nel mondo globale, ha evidenziato ancora Mattarella, "si vince insieme, si perde insieme. La crisi del virus lo conferma. Dovremo ancora combattere la pandemia. Ma nostra responsabilità è immaginare il domani. Sentiamo che cresce la voglia di ripartire: il motore è la fiducia che sapremo migliorarci, che riusciremo a condurre in avanti il nostro Paese".

"Possiamo farcela. Dipende anche da noi. Ciascuno viene - e deve sentirsi – interpellato: il coraggio dipende dalla capacità di ciascuno di essere responsabilmente se stesso. Del resto, è questa la condizione dell'esercizio della libertà", ha concluso, rivolgendosi a una platea composta prevalentemente da giovani.

(Unioneonline/F)

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