Mascherine, test, autobus, persino la data di apertura: tutte le incognite sulla scuola
"Aumenteranno i contagi, ma è necessario riaprirla" secondo il coordinatore del Cts. Un prof su tre non vuole fare il sierologico: "Andavano resi obbligatori"La riapertura della scuola potrebbe produrre "un lieve incremento dell'indice di trasmissione del contagio: ce lo aspettiamo, come sta avvenendo all'estero, e d'altra parte valutando i rischi sul piatto di bilancia quello che emerge è che è "assoluta la necessità di riaprire la scuola. Ci dobbiamo anche preparare a probabili chiusure, dobbiamo fare i conti con la realtà".
A parlare è il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, audito per quasi tre ore davanti alla commissione Istruzione della Camera dei Deputati.
Non poche le questioni ancora aperte.
MASCHERINE - Miozzo ha chiarito che tutti gli studenti dovranno indossarle sui mezzi pubblici e che una volta in classe per i bambini da zero a sei anni non ci sarà necessità di portarla, mentre dovranno indossarla gli educatori della scuola dell'infanzia.
Quanto ai bambini sopra i sei anni, "se c'è il distanziamento superiore a un metro possono toglierla, va indossata quando si muovono e tolta nel momento del pranzo o in caso di attività sportive". Dalle medie in poi si può togliere solo se c'è il distanziamento. Vanno bene anche quelle di stoffa, "anche con Batman o Superman sopra", ha ironizzato Miozzo.
TEST SIEROLOGICI - Un docente su tre si rifiuta di effettuare il test sierologico, che è su base volontaria. "Io li avrei resi obbligatori", ha detto Miozzo. "Che aspettano Speranza, Azzolina e Conte a intervenire per rendere obbligatorio quello che è un semplice screening e non una pratica invasiva", ha affermato il deputato di Iv Michele Anzaldi.
GLI AUTOBUS - Le Regioni chiedono una deroga. Si parla di considerare come "congiunti" i compagni di classe. La riapertura delle scuole rischia infatti di mettere in grande difficoltà il sistema dei mezzi pubblici locali, e secondo l'Asstra nelle ore di punta il 25/35% degli studenti rischia di rimanere a piedi. Con queste regole, ha ribadito l'Asstra, c'è bisogno di circa 20mila autobus in più. Ma il Cts non torna sui suoi passi, raccomanda sugli scuolabus una capienza al massimo solo se il tempo che si impiega per effettuare il percorso non supera i 15 minuti. Lunedì la conferenza unfiicata che potrebbe portare a una decisione definitiva.
TERMOSCANNER - Il Cts non è contrario ma rileva che ci sono difficoltà tecniche per il suo utilizzo. Per individuare la temperatura corporea c'è bisogno di 83 secondi che moltiplicati per centinaia di studenti a istituto finirebbero per bloccare l'ingresso a scuola. Quindi la temperatura si misura a casa. Non in Campania, dove De Luca sta provvedendo a dotare di termoscanner tutti gli istituti.
LA DATA - Azzolina lo ribadisce ogni giorno, si riparte il 14 settembre. Ma alcuni governatori vorrebbero spostare la data al 24 per non cover chiudere e poi sanificare gli istituti ad appena una settimana dalla riapertura, visto che il 20 e 21 settembre ci sono le elezioni. De Luca è ancora più drastico, a suo avviso "nelle attuali condizioni non è possibile riaprire".
Ma il ministro Speranza rilancia: "Riaprirle in sicurezza è prioritario, c'è ancora tanto lavoro da fare, niente divisioni".
CONTAGI - Oggi la conferenza unificata ha approvato all'unanimità il documento su come vanno trattati i casi accertati o sospetti di Covid. Ci sarà un referente scolastico adeguatamente formato a cui riferirsi.
"Se un alunno manifesta la sintomatologia a scuola, va isolato in un'area apposita assistito da un adulto che indossi una mascherina. I genitori vanno immediatamente allertati e attivati, devono portarlo a casa e contattare il pediatra o medico di famiglia che deve decidere se è necessario prenotare l'esecuzione di un tampone".
Se il test è positivo vanno eseguite "indagini sull'identificazione dei contatti e il Dipartimento di prevenzione (Ddp) competente valuterà le misure da adottare, se necessario anche la quarantena per compagni di classe, insegnanti e altri contatti stretti". La scuola dovrà in ogni caso effettuare una "sanificazione straordinaria".
(Unioneonline/L)