Segnalato un nuovo caso di "Man in the Middle" in un'azienda piemontese.

Si tratta di una delle più comuni frodi informatiche subite dalle società che intrattengono rapporti commerciali in Rete: l'hacker sottrae denaro all'impresa dopo essersi inserito clandestinamente all'interno degli scambi di email tra la ditta e i clienti, acquisendo informazioni sui pagamenti delle forniture o sulle transazioni finanziarie.

Successivamente, utilizzando un indirizzo e-mail praticamente identico a quello in uso all'azienda venditrice, il malvivente trae in inganno il debitore inducendolo a indirizzare il pagamento verso un conto corrente creato ad hoc, da cui poi preleva il denaro.

L'indagine è partita dopo la denuncia di un imprenditore agli agenti della polizia postale di Asti: la sua azienda era stata vittima del raggiro, attraverso il quale le erano stati sottratti poco meno di 40mila euro.

L'inchiesta ha portato all'identificazione dell'hacker, un 40enne di nazionalità camerunense, sorpreso dagli agenti mentre stava prelevando del denaro dal conto incriminato allo sportello delle poste di Torino.

Ora è in carcere con l'accusa di riciclaggio.

Dalla perquisizione della casa dell'hacker, la polizia ha scoperto che nella truffa era coinvolta anche la moglie, che aveva con sé parte dei soldi prelevati ed è stata iscritta nel registro degli indagati per ricettazione.

L'intera somma sottratta è stata recuperata e restituita alla società.

(Redazione Online/F)

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