Hanno manifestato contro il Green pass aggrappati a una corda e indossando una pettorina a righe che richiamava quella dei lager nazisti. 

Una sceneggiata, messa in piedi a Novara, che ha scatenato l’ira delle comunità ebraiche ma non solo, mentre gli inquirenti stanno valutando se siano stati commessi reati.

“Farneticazioni”, le ha definite Noemi Di Segni, presidente dell'Ucei, Unione delle comunità ebraiche italiane, davanti alle quali “non è possibile invocare la libertà d'espressione garantita dalla Costituzione. Paragoni impossibili come quello cui abbiamo assistito costituiscono un assoluto abuso e un'offesa alla Memoria, che non è solo Memoria ebraica ma patrimonio comune di una società e civiltà. Come spesso denunciato in questi mesi e anni, un presidio valoriale sempre più a rischio e il cui persistente oltraggio a rischio mette anche il nostro futuro".

Il ministro della Salute Roberto Speranza si dice "scioccato da chi si richiama ai campi di concentramento, sono cose fuori dalla grazia di Dio".

"La mente va all'anno scorso, quando cominciammo a richiudere in maniera consistente, a marzo 2020 con il lockdown che bloccò il Paese per un mese e mezzo - continua - Se mi sento frustrato? Sono un uomo di sinistra, ho frequentato piazze, la questione sociale merita rappresentanza, ma non credo ci sia link tra questione sociale e dittatura sanitaria. Non esiste dittatura sanitaria, bisogna insistere a dare messaggi basati su evidenza scientifica. Queste persone non vanno insultate, ma convinte sui dati che ci dicono che i vaccini sono efficaci e sicuri".

"Equiparare la necessità di vaccinarsi, che è al momento il primo ed unico strumento per salvare vite dall'epidemia da Covid-19, allo sterminio nazista rappresenta bene la distorsione mentale di queste persone, pochi ignoranti della storia", sottolinea l'Anpi, mentre il sindaco di Novara, Alessandro Canelli, ricorda che anche il diritto di manifestare il dissenso ha dei limiti "che non dovrebbero mai essere superati e soprattutto non attraverso la violenza. Perché di questo si tratta: chi vuole manifestare deve prima di tutto mostrare rispetto per gli altri e per la nostra storia".

Anche la politica ha condannato la protesta: parla di "vergogna che offende la memoria della vittime della Shoah" la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia e diritti del Pd, Anna Rossomando, secondo cui "anche solo mettere in relazione il vaccino o il Green pass con l'Olocausto è semplicemente folle". "Un oltraggio alla storia che non può essere tollerato", anche per la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato e responsabile del movimento azzurro per i rapporti con gli alleati, Licia Ronzulli. 

(Unioneonline/D)

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